CENNI BIOGRAFICI
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CENNI BIOGRAFICI
1960 - 1975
Francesco Toraldo nasce a Catanzaro il 09 novembre, da papà Enzo, anch’esso pittore e mamma Elvira.
Francesco, dotato fin da piccolo di un carattere ribelle ed impetuoso, sensibile, ma attratto dal proibito e dal trasgressivo, manifestò, fin dai primi anni di vita, l’interesse per la pittura.
Trascorreva, infatti, a poco più di tre anni, tante ore della giornata nello studio del padre, maneggiava i suoi colori, lo guardava dipingere, fino a quando il padre gli mise uno sgabellino sotto i piedi ed un pennello in mano e, posizionata una tela in un piccolo cavalletto, fatto costruire apposta per lui, gli disse che poteva dipingere.
Del piccolo Toraldo, secondo i racconti del padre e degli amici dello stesso, che numerosi frequentavano il suo studio, molti, affermati artisti, quali: il pittore Mimmo Rotella, Giovanni Marziano, Aldo Aloi, Enrico Benaglia: ne ammiravano il talento, che fin da allora, appariva straordinario.
I colori erano le sue passioni, e le sue tante sfumature lo rapivano, le sue miscelanze, i rossi, i blu furono da subito i suoi preferiti.
Il giovane Toraldo crebbe, manifestando da un lato uno scarso interesse per lo studio e un grande interesse per la vita, quella più vera…quella di strada, delle bische clandestine, delle “cattive compagnie”, dei locali fumosi, delle donne di strada e dall’altra l’amore per la pittura. Nello studio del padre, la sua fame di vita si trasformava in arte, le emozioni che traeva dal suo vissuto, servivano allo stesso come alimento per la sua pittura, che si distaccava sempre di più dai canoni e dagli esercizi di stile impostigli dal padre, ossessionato dalla perfezione tecnica, e si abbandonava verso una istintualità libera e scevra da regole e dettami.
Finita la scuola media, Francesco iniziò a frequentare il liceo artistico di Catanzaro, ma, dopo qualche anno, i contrasti con gli insegnanti divennero sempre più frequenti, i confronti sempre più accesi. Francesco non credeva, già, da allora, che l’arte si potesse “insegnare”, che un’idea rappresentata sulla tela era un’“idea tradita”, soprattutto se doveva sottostare a canoni e regole rigorose e precise. Così abbandonò gli studi accademici e divenne un autodidatta.
Il padre gli aveva fornito l’insegnamento teorico e pratico, che gli servì a capire che il suo talento, partendo da quei “dettami” e da quelle “regole”, doveva essere libero e personalissimo.
Francesco, nel suo sperimentarsi, nella ricerca di una sua identità artistica, lontano dalle regole, affannosa e disperata a 19 anni era già padre e marito, a 21 anni aveva già due figli ed un lavoro che nulla aveva a che vedere con il mondo della pittura.
La sua pittura lo agitava, non riusciva a manifestarsi come voleva, l’energia, il vulcano dentro di sé a tratti esplodeva e poi si arrestava e la sua vita era un tumulto di esperienze, di amori, di emozioni, che una volta esauriti gli lasciavano l’amaro in bocca.
1975 - 1992
Si trasferì in Sicilia, nella città di Catania, dove subì il fascino di Renato Guttuso e così iniziò a muoversi sulla tela in un modo che lo avvicinava al grande artista, in sincronia con il moto perpetuo dell’Etna, animato di una nuova energia, si sperimentò nell’uso delle spatole, se ne servì come dei pennelli e la sua “vera pittura” ebbe un nuovo “inizio”. Aveva quasi quarant’anni ed il colore, come il magma del “suo vulcano”, fluendo sulla tela, veniva plasmato dalle spatole e prendeva vita.
Espose così a Genova, Roma e Lecce.
Benché per vivere svolga un altro lavoro, la pittura assorbe quasi tutte le sue energie.
1993
1995 - 1997
1998
2000
2001 - 2002
2003
2004
2005
2006
2007
Espone alla Galleria d’arte Imperatori. Per i suoi 30 anni di attività la Mediart in collaborazione con la Galleria d’arte Verduci in Catanzaro, sua città natale, gli organizzano una mostra personale, in luglio il comitato organizzatore e l’Amministrazione comunale di Ancona Jazz lo invitano a tenere una mostra personale nelle sale della Mole Vanvitelliana, in occasione della XXIX° edizione di Ancona Jazz Summer Festival.
Espone in collettiva al Kursaal di Giulianova, estate 2007.
In novembre Mediart Contemporanea inaugura la nuova sede di Torino con la personale Impronte Mediterranee, la mostra sarà poi trasferita nella sede Mediart di Pescara.
2008
Nuove tematiche sportive come il basket, lo sci, il tennis, il surf arricchiscono l’opera di Toraldo, e sono proprio queste nuove tematiche che gli valgono l’interesse del Comitato organizzatore dei “Giochi del Mediterraneo” che si terranno proprio a Pescara il 2009. Gli viene infatti richiesta una raccolta di opere che rappresenti le discipline sportive che si terranno in occasione dei giochi. Pescara sembra così voler sancire l’adozione di Toraldo, il quale con la famiglia ha scelto di viverci.
In aprile nasce Francesca Romana, dall’unione con l’attrice Nadia Rinaldi.
In maggio la Galleria d’arte Marano inaugura la nuova sede espositiva di Crotone con una sua personale.
In giugno il Museo d’Arte Dello Splendore di Giulianova, dedica all’artista una mostra personale, “Da New Orleans a Pechino: passioni a confronto”. La galleria Agatirio di Capo D’Orlando tiene in agosto una personale di 25 opere inedite che privilegiano il tema dello sport, ancora in Sicilia, questa volta a Palermo, la Provincia Regionale gli riserva le sale del Palazzo Asmundo per una mostra personale in ottobre.
In dicembre l’Accademia d’Arte La Rufa di Roma ospita la personale Toraldo e i grandi della musica italiana tra informale e figurazione, la mostra nasce con la collaborazione dell’autore Amedeo Minghi.
2009
2010
2012 - 2016
2017
2018
2019
2022
I’ Amministrazione Comunale di Caltagirone ospita nella “Sala Milazzo” una personale nel programma “Maraviglia Estate 2022. La mostra viene curata da Pino Cascino.
Espone al Monaco Yacht Club di Montecarlo e al Verdura Resort a Rocco Forte Hotels di Sciacca (Ag).
2023
Espone al Verdura Resort a Rocco Forte Hotels.