I colori Della Sicilia nella mostra di Francesco Toraldo ad Agrigento

I colori della Sicilia splendono nelle venti tele del maestro Francesco Toraldo,  da  in mostra nell’ex Collegio dei Filippini, in via Atenea, ad Agrigento dove si potranno ammirare dal lunedi al sabato dalle ore 9,00 alle  13,00 e dalle 15,30 alle 17,30 sino al 18 marzo.

L’evento è patrocinato dal Comune di Agrigento ed inoltre, ha visto il contributo di aziende locali, istituti di credito e società internazionali.

Per Toraldo si tratta di una nuova stagione espositiva,  incentrata sul percorso artistico affrontato negli ultimi anni della sua carriera e frutto di un attento percorso di ricerca, più vivido, luminoso e plastico, tanto da muovere l’artista ad intitolare questa sua personale: “ I colori della mia vita”.

“Questa mostra è stata preparata appositamente per la Città di Agrigento. Ha i colori della sicilianità. Quelli che mi hanno incantato sin da ragazzo, quando ho conosciuto questa terra nobile e generosa.  Colori che adesso che  abito qui, continuano ad essere tutta la mia vita, specie il giallo e il rosso che in qualunque forma mi attraggono più degli altri, per ragioni a me stesso piuttosto misteriose”. Così l’artista calabrese parla della sua nuova fatica e dei temi che sono  al centro dei suoi dipinti, nati negli ultimi quattro anni,  in particolare, da quando cioè si è trasferito nell’isola   dell’Etna, che, dice, lo ha particolarmente ammaliato sin dalle sue prime esperienze siciliane per la sua energia, da cui nasce un flusso, un movimento che scalda e divampa.  E nella sua esperienza di artista Taroldo è legato ad esperienze profondamente dinamiche come lo sport e la musica. Insieme al colore infatti altri temi della mostra   sono  il jazz, lo sport raccontato nelle sue diverse discipline,  dalla vela al ciclismo, dallo sci al nuoto,  all’atletica leggera anche quelli meno consueti  quali: i nudi e le maternità e quelli inediti delle passeggiate urbane e delle attuali problematiche sociali.

“Tutte le opere presentate racchiudono la peculiare arte del maestro che si muove, a metà tra la figurazione e l’astrazione, stimolando il fruitore a ragionare con le sensazioni. Il vero protagonista della sua pittura  è il movimento, che è anche il filo conduttore di tutta la sua tematica. Il movimento anima : le vele, il mare, il pedalare affannoso dei ciclisti verso il traguardo, il corpo dell’atleta, proteso a superare l’ostacolo” viene precisato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento culturale.

“Quando arrivai in Sicilia mi sono innamorato, da ragazzo, di questa terra e mi ha molto emozionato perché vi ho scoperto un senso forte di appartenenza,  perché la Sicilia è ricca di storia che ne ha forgiato l’identità”, aggiunge con molto entusiasmo l’artista.

Un opera tra quelle che possiamo ammirare nella sala dell’ex Collegio dei Filippini gli sta particolarmente a cuore : “ E’ quella in olio e acrilico sul carretto siciliano, che ho chiamato “Cosa nostra”, senza però alcun riferimento naturalmente alla mafia, quanto invece al senso di appartenenza, di identità che la bellezza del carretto siciliano esprime da sempre, così intimamente legato ai colori della Sicilia. Un’opera questa che mi è stata richiesta persino in Cina”.

La decisione di vivere in Sicilia gli ha dato nuovo entusiasmo e porta Toraldo ad iniziare un intenso  periodo di sperimentazione di cui la mostra agrigentina è un significativo e promettente risultato.

Elio Di Bella

Pubblicato su: www.agrigentoierieoggi.it/